Convegni e Pubblicazioni


 

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SIMPOSIO SCIENTIFICO DI LUGANO

 

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SCARICA LE SLIDE INTEGRALI DELL’INTERVENTO AL CONVEGNO

http://www.ticinonews.ch/ticino/402705/love-for-life-2017-come-aiutare-il-corpo-a-guarire

 

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CONVEGNO SULLA FELICITA’ A ROMA

 

INTERVISTA – PRESENZA IN RADIO

INCONTRI IN SVIZZERA

È stato stipulato il contratto di collaborazione tra l’associazione “Philosophic Therapy Center” e l’associazione “Emodeling” con sede a Dongio (Svizzera) presieduta dal Professore Giorgio Del Sole.

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PUBBLICAZIONI E LIBRI

EMODELING : Comprendere e gestire l’inconscio
RE-INVENTARSI : Come trovare lavoro anche con la crisi
I SEGRETI DEI SOGNI : Per capirli ed interpretarli
ABITA L’ECCELLENZA : Riflessioni e indicazioni sul senso delle cose

VOLONTA’ DI POTENZALa guida per le aquile

 

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volontà di potenza

abita l'eccellenza

ALTRI CHE RIPORTANO I MIEI LAVORI

http://www.ukizero.com/volonta-di-potenza-ed-emozioni-part-1/

http://aprilamente.info/i-segreti-dei-sogni/

http://www.donnamoderna.com/lifestyle/interpretazione-dei-sogni/quali-libri-leggere-per-interpretare-i-sogni/photo/I-segreti-dei-sogni-di-Giorgio-Del-Sole

https://www.fisicaquantistica.it/psiche-mente-cervello/i-segreti-dei-sogni

http://www.ukizero.com/imprinting-emozionale-la-genesi-delle-nostre-passioni-paure-ansie-gioie-e-felicita/

https://www.crescita-personale.it/operatore/giorgio-del-sole.html

http://www.millepiani.eu/tag/giorgio-del-sole/

https://lifelearning.it/author/giorgiodelsole/instructing-courses/

https://medium.com/@giorgiodelsole/i-segreti-dei-sogni-d1f925c91e8d

 

Come le paure e le ansie diventano somatizzazioni

https://www.scup.it/psicologia-paure-ansie-e-somatizzazioni/

EMODELING NEL MONDO

 

Oggi l’Emodeling è praticato, in diversi paesi tra i quali:

Germania, Irlanda, Francia, Giappone, Svizzera, Grecia.

 

https://www.emodeling.ch/

 

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Emodeling in Svizzera
L’Emodeling in Svizzera estratto dell’articolo sulla rivista : Gente Sana

Non sono io il problema
Analizzare il contesto anziché la persona. Ecco come emodeling aiuta ad affrontare le crisi.

Di Cindy Fogliani

Noi siamo un’entità in relazione a qualcos’altro. È un concetto filosofico conosciuto da tempo, ma spesso poco esplorato nella relazione di aiuto, come ci spiega Marjana Jufer, ergoterapista e vice presidente dell’associazione di emodeling.

“Come la maggior parte dei professionisti nell’ambito della relazione di aiuto, mi sono formata secondo i principi umanistici di Pascal Rogers, e altri, che ponevano la persona al centro. Oggi mi pongo, invece, a fianco della persona e, soprattutto al suo stesso livello perché è esattamente il livello in cui mi trovo. Se definisco l’altro “paziente”, e io mi ergo a ruolo di guida già esprimo l’idea di una problematica insita nella persona, che la persona stessa non è in grado di superare senza il mio intervento, mentre in questi anni mi sono resa conto, praticando emodeling, avendone appreso le modalità operative, direttamente dal suo ideatore, Giorgio del Sole, che non è così, e che era proprio questo ciò che molte persone cercavano.

Salvo rare eccezioni le persone hanno in sé gli strumenti necessari ad affrontare le avversità della vita, ma non sempre ne sono coscienti, perché capita che la mente, “mente” a se stessi, quando alcune verità inconsce sono ancora troppo grandi per essere elaborate.

Il mio ruolo è dunque accompagnarli cambiando il focus dal problema alla soluzione. Questo vuol dire che si considera sempre la persona e la sua unicità, ma che la si mette anche in relazione con il contesto da cui originano le sue sofferenze.”

Si tratta quindi di spostare l’attenzione da cosa non va in noi, a quali risorse possediamo per affrontare questa situazione.

Esatto. Naturalmente è un percorso che può richiedere tempo ed è assolutamente individuale. Le ragioni per cui molti di noi non hanno sviluppato, o non fanno ricorso, ad alcune potenzialità possono essere molteplici. È possibile che non sia stato finora necessario attivarle, che non si sia riusciti a riconoscerle in sé, che si sia vittima di condizionamenti negativi, che si sia bloccati da paure. Talvolta vi possono dunque essere blocchi o credenze da rimuovere, ferite da sanare, tal  altra è sufficiente dirigere l’attenzione. Può capitarmi di dire a qualcuno: “A me pare che in quella situazione hai dimostrato di possedere questa qualità; perché non la utilizzi anche in questa situazione?” Già solo questa semplice costatazione può produrre grandi cambiamenti. Altre volte non sappiamo che pesci pigliare, né io, né la persona coinvolta. Va bene lo stesso, stiamo uno a fianco dell’altro in osservazione, talvolta riconoscere, concederci le nostre fragilità è già un passo avanti nella giusta direzione, nella direzione dell’autenticità. È molto liberatorio poter essere e mostrarsi per ciò che si è, e scoprire che la fragilità è una buona cosa perché ci rende malleabili, adattabili al cambiamento. Quella che scambiamo per forza è invece spesso resistenza, durezza. Mi è capitato durante dei seminari in cui nessuno osava farsi avanti di dire: proviamo a mostrarci un po’ fragili, e a quel punto scaturiva un’ondata di creatività.

Quanto è importante uno sguardo esterno nei momenti di crisi?
“Lo sguardo esterno è di fondamentale importanza, quando si è emotivamente coinvolti in una situazione è molto difficile mantenere imparzialità e lucidità. Questo capita a tutti, anche a me, ed è per questo motivo che chi pratica emodeling usufruisce anche di una supervisione costante. Questo ci permette di elaborare i nostri vissuti, ma anche di presentarci nel modo più igienico possibile con le persone che accompagniamo, evitando di interferire con la nostra persona nel loro personale cammino. Lo sguardo dell’altro può essere di un professionista ma anche di un conoscente, un amico, che ci permette di vedere la situazione da un altro punto di vista. Le madri, per esempio, hanno questo ruolo di mediazione con i loro figli, li accolgono nella loro sofferenza, analizzano il conflitto da un altro punto di vista, e insieme al bambino cercano strategie efficaci per affrontarlo al meglio”.

E l’ambiente che influsso ha? Per esempio pensiamo a bambini che mostrano disagio a scuola, quanto è frutto dell’ambiente?
“Come detto nel mio approccio do molta importanza all’ambiente. Si potrebbe dire che l’ambiente è tutto. Il fisiologo francese Claude Bernard affermava che: il microbo è nulla, il terreno è tutto. Ciò significa che in genere la malattia è latente, e si manifesta quando il terreno è idoneo. Nello stesso modo un determinato disagio psichico si manifesta in seguito a una determinata situazione. Nell’antica Grecia, ma pensiamo anche noi un secolo fa quando si curava ad esempio la tubercolosi, se una persona si ammalava gli si faceva cambiare ambiente, proprio considerando che questo fosse all’origine della malattia, e non è un concetto sbagliato, anzi. Possiamo vedere come un ambiente inquinato possa produrre danni alla salute, ma anche un ambiente emotivamente tossico. È per questo motivo che non sono favorevole a valutazioni e diagnosi, perché rappresentano unicamente una fotografia di quel momento, di quella situazione, e vengono invece percepite come universali, quasi come una condanna, che pure viene talvolta accolta con sollievo: “sapevo che qualcosa non andava, adesso è ufficiale”. Ma questo è ambivalente perché, se da un lato posso ricevere degli strumenti per convivere con il disagio, dall’altro vengo portato a identificarmi in esso, cronicizzando la situazione. La realtà è, invece, che un bambino può manifestare un comportamento a scuola che non manifesta a casa. Faccio l’esempio di un bambino a cui era stato diagnosticato un problema di motricità fine, analizzando insieme la situazione abbiamo visto che era una questione emotiva legata all’ambiente in cui si manifestava il problema. Il tutto si è dunque risolto con un lavoro a livello emotivo. E questo può capitare con tutte le valutazioni e diagnosi che vengono fatte ai bambini in ambito scolastico, ma anche agli adulti in altri ambiti. È per questo motivo che con la mia collega Chiara COGNOME**** proponiamo un’osservazione del bambino in un ambiente che gli sia congeniale, ovvero di regola a casa sua, avvicinandoci a lui con delicatezza, instaurando una relazione di fiducia che crei i presupposti che gli permettano di attingere liberamente alle sue risorse. Oltre a questo possiamo avere uno sguardo sulle dinamiche famigliari, che pure possono contribuire alla nascita del disagio. Ed infine tengo sempre a ricordare l’importanza del contesto: probabilmente ai ragazzi delle tribù nella Foresta Amazzonica non viene diagnosticata la dislessia”.

Quanto si tratta di migliorare l’ambiente, e quanto di imparare ad adeguarsi ad esso?

Ambedue le cose sono importanti e dovrebbero avere lo stesso obbiettivo, soprattutto se penso alla scuola: permetterci di sviluppare la nostra resilienza, flessibilità, mettendoci nella posizione di saper riconoscere, accogliere e gestire al meglio le nostre emozioni e le nostre potenzialità. Focalizzare sull’ambiente invece che sulla persona non significa scaricare la responsabilità sull’ambiente, ma cambiare il focus attivando le risorse che ci permettono di relazionarci con questo ambiente in modo per noi sostenibile. Va riconosciuto che vi è una fetta della nostra vita su cui non abbiamo controllo, ma abbiamo parecchie risorse che possiamo attivare per affrontare al meglio le avversità, uscendone magari anche rafforzati e arricchiti. Nonostante questo, nel caso dei bambini, credo che un buon ambiente a casa, e poi a scuola, sia fondamentale per permettere loro di sviluppare al meglio il proprio potenziale. Ormai sappiamo che la maggioranza delle problematiche emotive, affettive, psichiche dell’età adulta originano da esperienze negative dell’infanzia. Penso a Paul Dennison, ideatore del brain-gym, che esternava tutta la frustrazione che provava nel vedere quotidianamente inserito un bambino equilibrato in un ambiente in disequilibrio.

Emodeling si rivolge ad adulti e bambini?

Ad ambedue, seppure il lavoro con l’adulto è preponderante. Personalmente, all’inizio della mia carriera di ergoterapista mi concentravo prevalentemente sui bambini oggi, come già affermato,  mi occupo del contesto; e nel caso dei bambini il contesto principale è la famiglia, che accompagno sia condividendo le informazioni che permettono di comprendere ciò che accade, sia cercando insieme strumenti e strategie che permettono di creare a casa un ambiente ecologico, basato sull’amore e sul piacere di stare insieme. Emodeling è infatti un approccio molto pratico, che si apprende traslando nella realtà quotidiana le dinamiche inconsce apprese, nella quotidianità, applicandolo alle più disparate situazioni di vita. Esiste comunque anche uno strumento ideato appositamente per il bambino: le fiabe agite. Si tratta di stimolare il bambino a inventare la propria storia, vuoi scrivendo, vuoi disegnando, vuoi inscenando, vuoi costruendo personaggi con diversi materiali. Questo può divenire anche uno strumento in più a disposizione di una famiglia pronta e desiderosa di accompagnare in questo modo i propri figli. È interessante come dalle fiabe inventate dai bambini emergano elementi della loro quotidianità e anche eventuali disagi che erano passati inosservati, e con essi anche possibilità di risoluzione.

Quali altre situazioni si possono affrontare con emodeling?

Le più svariate. Personalmente opero in situazioni di disagio: difficoltà relazionali, professionali, famigliari, scolastiche, eccetera, ma emodeling è più che altro un modo di porsi alla vita, è più una visione complessa e nel contempo lucida, sul perché siamo ciò che siamo e come essere ciò che vorremmo essere,  per cui è adatto a chiunque desideri intraprendere un percorso di crescita personale il cui fine ultimo è scoprire il senso della propria esistenza e raggiungere la realizzazione personale. Chi è interessato ad apprendere questo strumento, sia come crescita personale, sia per integrarlo nella relazione di aiuto, può rivolgersi all’accademia di Emodeling che ho fondato con Giorgio del Sole, il quale ci ha dato la possibilità di avvalerci in svizzera dell’uso del marchio e del metodo, entrambi coperti da copywriter, per non confondere l’emodeling fatto in purezza dai vari tentativi di riproduzione non legittimata da un percorso in accademia . Si tratta di uno strumento flessibile, con il quale è possibile seguire l’iter formativo, oppure alcuni moduli tematici, oppure, ancora, affrontare una tematica che ci tocca in questo momento. Questa è forse la via più consigliabile perché, pur fondando su un solido apparato teorico, emodeling è soprattutto un approccio pratico, e il miglior modo di apprenderlo è utilizzarlo nella risoluzi

 

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L’Emodeling in Giappone

 

INCONTRO CON GAYLE DELANEY

Consegna di una copia autografata del mio libro Emodeling.

CONSEGNA DI UNA COPIA AUTOGRAFATA DEL MIO LIBRO EMODELING.

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STATUTO Associazione Emodeling Svizzera

 

“E-MODELING Svizzera”
I – DISPOSIZIONI GENERALI
Art. 1 Nome e sede
A norma dell’art. 60 e segg. del Codice civile è costituita un’associazione apartitica, aconfessionale
e senza scopo di lucro denominata “Associazione E-MODELING”, in seguito “associazione”,
con sede a DONGIO, Via lucomagno 89  6715
Art. 2 Scopo
L´associazione ha quale scopo:
Promuovere l´arte del vivere avvicinando l´uomo alla filosofia e alla riflessione.
Promuovere il buon vivere
Promuovere lo studio e l´indagine dei processi mentali inconsci e il loro sviluppo nel corso della
vita.
Promuovere una pedagogia che mette al centro i bisogni dell´essere umano in tutte le età, nelle
sue naturali competenze e tappe dello sviluppo.
Promuovere la profonda conoscenza di sé al fine di arricchire le proprie capacità relazionali
basate su condivisione, empatia, rispetto e gratitudine tra bambini, giovani e adulti.
Promuovere la formazione e la conoscenza di sè al fine di trasmettere valori autentici e diretti
alle future generazioni creando spazi e relazioni armoniose in cui bambini e adulti possono
evolvere in serenità e fiducia.
Promozione, ricerca e aiuto allo sviluppo di talenti di bambini e adulti;
Promuovere lo studio e la ricerca dei processi mentali e inconsci e la divulgazione degli stessi
Promuovere l´approfondimento e la diffusione del metodo Emodeling sui processi mentali e
inconsci
Il tutto attraverso un uso consapevole delle risorse e dell´insegnamento che utilizza e rafforza la
conoscenza degl´innati meccanismi INCONSCI permettendo agli allievi di sperimentare e
sviluppare tutte le componenti umane di crescita, consapevolezza e azione.
In particolare si occuperà di:
Fondare e gestire istituti accademici e sociali sia online che in presenza
Organizzare corsi di formazione
Offrire uno spazio dove poter sperimentare le proprie capacità e talenti;
Offrire uno spazio espositivo e esperienziale per attività artistiche e creative e di studio;
Organizzare corsi e atelier esperienziali e di formazione;
Proporre eventi nell’ambito, dei processi mentali e inconsci, filosofici e dello sviluppo del
potenziale umano;
Organizzare momenti di studio e di ricerca sui processi mentali e inconsci e sulla filosofia
esistenziale;
Proporre altre attività divulgative, di condivisione e incontro ecc..
Proporre convegni e meeting scientifici per proporre e divulgare le ricerche sui processi mentali e
inconsci e nell´ambito della filosofia esistenziale.
Gestire la rivista di Emodeling e l´arte di vivere.
Creare uno spazio online dove possono essere elencati gli allievi che hanno precorso la
formazione di Emodeling.
Art. 3 Soci
Art. 3.1 Soci attivi
Ogni persona fisica o giuridica che condivide le finalità dell’associazione e versa la quota sociale
può diventare socio attivo. Le richieste d’ammissione vanno inoltrate per iscritto al Comitato che
può rifiutarla senza indicarne i motivi.
Ogni socio attivo ha il diritto di partecipare all’assemblea generale con il proprio voto.
Art. 3.2 Soci sostenitori
Ogni persona fisica o giuridica che condivide le finalità dell’associazione e versa la quota sociale
può diventare socio sostenitore. L’ammissione è effettiva dopo il pagamento della quota sociale.
I soci sostenitori non partecipano direttamente all’attività dell’associazione e all’assemblea
generale non hanno diritto di voto ma possono esprimere la loro opinione che verrà presa in
considerazione e valutata.
Art. 3.3 Cessazione dell’appartenenza, dimissioni ed esclusione
L’appartenenza cessa:
• nel caso di persone fisiche mediante dimissione, esclusione o decesso;
• nel caso di persone giuridiche mediante dimissione, esclusione o scioglimento.
Il socio attivo può dimettersi in qualsiasi momento con un preavviso di sei mesi. La lettera di
dimissione deve essere inviata al Comitato per raccomandata.
Un socio, attivo o sostenitore, può essere escluso dall’associazione in qualsiasi momento per
decisione dell’assemblea e per gravi motivi.
In ogni caso il socio, attivo o sostenitore, che non versa la quota sociale viene escluso
automaticamente.
II – FINANZE
Art. 4 Mezzi, contributi sociali
I mezzi finanziari dell’Associazione sono costituiti dalle quote ordinarie o straordinarie dei membri,
dalle donazioni e dai lasciti, dai contributi di istituzioni pubbliche e private, dai proventi delle attività
dell’Associazione, e all’occorrenza da sussidi pubblici.
Le quote sociali vengono deliberate annualmente dall’Assemblea generale e inizialmente
ammontano a:
• socio attivo CHF 100.-
• socio sostenitore CHF 50.-
III – ORGANIZZAZIONE
Art. 5 Organi dell’associazione
Gli organi dell’associazione sono:
• l’Assemblea sociale
• il Comitato
• la Direzione
• l’Ufficio di revisione
Art. 5.1 L’Assemblea generale
L’organo supremo dell’associazione è l’Assemblea generale. Un’Assemblea generale ordinaria ha
luogo annualmente.
I soci vengono invitati all’Assemblea generale tramite comunicazione scritta (lettera o e-mail) con
un preavviso di un mese. L’ordine del giorno deve essere trasmesso unitamente all’invito.
L’Assemblea generale ha i seguenti compiti inalienabili:
• Elezione o revoca del Comitato
• Elezione o revoca dell’Ufficio di revisione
• Elaborazione e modifica dello statuto
• Approvazione del conto annuale e del rapporto dell’Ufficio di revisione
• Determinazione del contributo dei soci
• Ammissione ed esclusione dei soci
In seno all’Assemblea sociale ogni socio attivo ha diritto a un voto; le decisioni vengono prese
con una semplice maggioranza dei voti dei soci attivi presenti. In caso di parità di voto si
procederà ad una ridiscussione della trattanda. Nel caso di un’ulteriore parità il voto del
presidente sarà decisivo.
Art. 5.2 Il Comitato
Il Comitato è composto da un minimo di tre a un massimo di sette membri eletti annualmente
dall’Assemblea generale. Tutti i soci attivi possono essere eletti membri del Comitato.
Il Comitato rappresenta l’associazione verso l’esterno, definisce la strategia di sviluppo
dell’associazione, ne controlla l’attività e contribuisce alla politica di investimento del patrimonio
dell’associazione.
Il Presidente del Comitato ha diritto di firma individuale e può delegare il diritto di firma a un
membro della Direzione.
Art. 5.3 La Direzione
La Direzione è composta da un minimo di due a un massimo di cinque membri eletti annualmente
dall’Assemblea generale.
La Direzione nomina al suo interno un Coordinatore, che ha la responsabilità ultima sulle scelte
operative.
La Direzione si occupa della gestione delle attività operative dell’associazione.
Art. 5.4 L’Ufficio di revisione
L’Assemblea generale nomina il revisore dei conti, il quale controlla la contabilità e esegue almeno
una volta all’anno un controllo casuale.
Il revisore dei conti presenta annualmente all’Assemblea generale il proprio rapporto sul conto
annuale, certificando la correttezza e la completezza della contabilità.
IV – DISPOSIZIONI FINALI
Art. 6 Responsabilità
Per i debiti dell’associazione risponde solo il patrimonio dell’associazione. È esclusa la
responsabilità personale dei soci.
Art. 7 Scioglimento
Lo scioglimento può in ogni tempo essere pronunciato dall’Assemblea generale all’unanimità dei
soci attivi presenti.
Con lo scioglimento dell’associazione, il patrimonio sarà devoluto a un’istituzione che persegue la
stessa o una simile finalità riconosciuta di pubblica utilità, quindi che beneficia dell’esenzione
fiscale.
Art. 8 Norme suppletorie
Per quanto non regolato dal presente Statuto valgono le norme suppletorie del Codice Civile
Svizzero.
Art. 9 Entrata in vigore
Il presente Statuto è stato accettato nell’ambito dell’assemblea costitutiva del 3.11.2018
Via lucomagno 89  6715 DONGIO

TEL 0766795073

Giorgio Del Sole ( Presidente)
Marijana Jufer (vice presidente)

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