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“Ápeiron”  La dimensione del tutto

Cosa è il tutto?

QUESTO POST E’ VOLTO ALLA RICERCA DELLA COMPRENSIONE DEL TUTTO INTORNO A NOI, SI TRATTA QUINDI DI UNO STUDIO META-PSICOLOGICO.

Esiste una Entità Dimensionale, nella quale è immersa la nostra esistenza, uno spazio dove tutto è già determinato, scritto e che crea il flusso che ci inoltra nella vita stessa.

Rispondendo a degli schemi evolutivi propri, questa Entità Dimensionale si trova a creare le dinamiche funzionali al perché esiste egli stessa, ed interagisce con noi in base alla nostra utilità per essa, in questa sua altra realtà.

La nostra esistenza e di ogni cosa che esiste, quindi tutta la materia, si trova collocata “Nel Tutto” e prende il nome di; “Ápeiron” da me coniato come nome rappresentativo per questa dimensione.

 

Già il filosofo Greco Anassimandro 7 secoli avanti Cristo enunciò questi principi:

  1. Tutte le cose nascono dall’Apeiron per separazione
  2. La separazione è causata dall’Apeiron stesso
  3. Questa separazione crea una serie di contrari
  4. Da un movimento che è eterno si generano i primi tre contrari fondamentali
  5. Il mondo è formato da contrari che tendono a sopraffarsi.

Ci troviamo quindi collocati, inglobati, in una Entità Dimensionale che esiste e che si auto costruisce, evolvendosi seguendo le istanze degli infiniti mondi inconsci presenti in lei, nella quale sono presenti anche tutte le vite e tutte le interazioni, i pensieri che queste vite possono avere.

Ogni accadimento, fatto, pensiero, è già avvenuto prima nella dimensione “Ápeiron”, compresi gli eventi avversi e dolorosi che accadono nella nostra vita, un Entanglement che forma il tessuto esistenziale sul quale poggia l’esistenza di ognuno di noi.

La dimensione Ápeiron è comunque una entità, perché travalica la fisicità, i luoghi e le distanze e non è soggetta alle leggi del tempo, anzi essa stessa ne scandisce lo scorrere e come un direttore di orchestra, coordina tutti gli elementi costituenti la vita, agendo anche sia dentro che fuori noi stessi.

Entità spaziale

Una sua caratteristica è quella di palesarsi alla realtà oggettiva, nel momento in cui la si osserva, ossia si materializza nella realtà percepita quando ci soffermiamo ad esaminarne gli aspetti che ci fanno intuire la sua esistenza, processo ampiamente dimostrato dalla fisica quantistica.

Questa entità “Ápeiron” è la fucina, la camera magmatica che genera l’esistenza, controllandone, autodeterminandola, ogni minimo aspetto; Prima ancora di nascere la dimensione del tutto ha determinando la nostra esistenza e nascendo determinerà la nostra direzione.

Ápeiron” non è Dio, ne assimilabile ad un concetto divino, in quanto non pensa a noi come entità singola, ma come facenti parte di un progetto esistenziale universale, non ha un interesse diretto a farci stare bene o farci soffrire, non si occupa della nostra vita ne dei nostri affetti, di questo se ne occupa il nostro inconscio; Per fare un esempio, noi siamo per questa entità, come le api per la terra, esse sono utili perché impollinando i fiori partecipano al sostentamento della vita e delle altre specie viventi.

Cercate solo un attimo di immaginare quanto contemporaneamente accade in tutte le forme di vita della terra e rimarrete sbalorditi dal riflettere quanto immensa è la valenza e vastità di questa dimensione, che di fatto contiene e coordina miliardi di singoli inconsci e organizza le migliaia di proiezione che ogni singolo inconscio a sua volta contiene e proietta.

Noi siamo un infinitesimo granello di sabbia in un infinita quantità di sabbia che è “Ápeiron” , ogni granello di sabbia è un mondo cosciente ed inconscio, che insieme compone un essere vivente, ed attraverso la comunicazione inconscia e la psicocinesi, si collega ad un’altro granello fino a creare insieme un infinito flusso di collegamenti, interazioni  e comunicazioni.

Di fatto l’Entità Dimensionale, può essere definita il più grande essere vivente nell’universo.

Quindi nella vita quotidiana,  erroneamente crediamo che i granelli intorno a noi sia la realtà unica, ma che c’è invece è solo una microscopica realtà se confrontata con l’infinita complessità del tutto.

Ma dove è questo luogo?

Semplice, è nel tutto oltre la nostra fisicità, un luogo nel quale tutti noi e tutte le cose sono immerse!

 “Ápeiron” è già un luogo è un immenso contenitore nel quale tutte le cose esistono!

Noi erroneamente ci pensiamo già in una esistenza finita, ma questa nostra esistenza è solo una piccolissima parte proiettata dalla entità altra Ápeiron.

L’esplorazione di Ápeiron è possibile attraverso il potenziamento delle facoltà inconsce di una persona e richiede specifici esercizi di profondità su se stessi.

Un grande nemico di questa visione è il frastuono che accompagna ogni vita, rumore di pensieri e parole nostre ed altrui, altro nemico sono le consuetudini e le gabbie mentali che costringono la mente a seguire una via binaria nella quale è impossibile ogni esplorazione oltre il già conosciuto.

Entità dimensionale

La conoscenza su questa Entità Dimensionale può essere anche travasata, proiettata nell’altro, al fine di fargliene realizzare l’esistenza, attraverso un lavoro narrativo e di traduzione di quei segnali impercettibili che ne svelano la presenza.

In questa dimensione-entità infinita quindi è possibile accedervi, fino a potervi “abitare” in modo abbastanza continuo, anche se appunto non in modo razionale automatico; ma quando ciò accade, la persona entra in un irreale silenzio contraddistinto dall’assenza di bisogni e di paure, vivendo uno stato di profonda quiete e serenità mai vissuta fino ad allora; È un po’ come ritrovarsi nel grembo materno, infatti  si è puri, nudi in questo “Utero Dimensionale”.

Questa esperienza permette un distacco da se, pertanto le paure e le ansie spariscono perché viene a mancare l’oggetto che nel reale ha paura, avendo esso oltrepassato la barriera della Entità Dimensionale Ápeiron, dove come già detto non esiste né corpo, ne intenzione, ne tempo, ma nel contempo tutto è compreso, sia il corpo che l’intenzione, che il tempo.

In questo stato si può essere finalmente se stessi, ci si ritrova per la prima volta e per la prima volta si potrà andare nella vita nudi, senza il bisogno di maschere, quindi leggeri, puri nella propria essenza.

Silenzio, serenità, vastità, in un vuoto pieno!

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