Chi sono io?

Andiamo a conoscere le diverse parti del nostro inconscio che rischiano di ingabbiarci rendendo reale ciò che non è.

In noi abitano diverse parti inconsce, a volte agiamo attraverso le richieste di un bambino, in altre proiettiamo nel reale la tristezza di un vecchio. Altre volte ancora magari siamo solo una illusione che svanirà di lì a poco, sconfitta da una amara realtà.

Bisogna fare attenzione a non farsi ingannare da noi stessi ingabbiandoci nel personaggio di turno, credendolo reale, quando invece esso è solo una rappresentazione di noi stessi, della quale noi siamo gli attori inconsapevoli. Tuttavia, essendo comunque parti di noi, è come se vivessimo in più dimensioni contemporaneamente, nelle quali ognuna di queste nostre parti è il comandante per alcuni attimi della nostra mente, e delle azioni fatte dal nostro corpo.

C’è da fare attenzione però quando uno di questi “noi stessi” ci bisbiglia modalità pericolose per la nostra felice realizzazione, insinuandosi nella mente con pensieri ripetitivi e con paure immotivate.

Chi è noi stessi? Le nostre parti inconsce

E’ quando ciò accade che si deve intervenire, per riprendere il controllo pieno della nostra vita e riconquistarci la direzione del nostro destino:

• Chi ci ispira ad onorare ciò che amiamo fino a mettere in gioco la nostra vita, chi dice a quella nostra parte avversa di venirci a colpire attraverso le nostre incertezze e paure, ed allo stesso tempo, ci illude che il tempo non passerà mai.
• Chi ci insegna a comprendere cosa è reale oppure solo una illusione, chi è quella parte di noi che invece ci spinge a prenderci gioco di noi stessi, quando il nostro personaggio usa la tristezza per colpirci.
• Chi decide qual è un buon motivo per vivere, oppure quando è giusto sacrificare la nostra vita, dandola in pegno per ciò in cui crediamo.
• Chi costruisce queste gabbie mentali in noi stessi e ci fa rimanere incatenati a volte per una vita alle sue sbarre, e dove trovare la chiave per liberarci da queste prigioni dell’anima.

Chi sono io, sei tu, siamo noi!

Le diverse parti del nostro inconscio sono come un puzzle che è composto da tanti singoli tasselli, ognuno è una parte di noi ed una volta uniti creano nell’insieme noi stessi! Si è certo che tutto questo abita contemporaneamente in noi stessi e che le risposte a questi perché sono racchiuse in mondi ignoti interiori.

Sono nelle parti buie del nostro inconscio, ma questo non deve far scoraggiare. Esiste infatti il modo di illuminarle e comprendere l’architettura profonda di noi stessi. Si può svelare la fucina dalla quale originano i nostri mostri, le illusioni come anche l’amore per se e per il tutto intorno a noi, è possibile dirigere queste nostre parti nei luoghi più funzionali a noi stessi, affinché possiamo compierci e dare così un senso al perché stiamo esistendo.

Ognuno ha il proprio specifico e unico cammino che lo porta alla felicità, per questo nell’Emodeling si afferma che nessuna verità è da trasmettere né insegnare, bensì quello che bisogna realizzare è il vuoto che darà spazio al vero “me stesso”.

È necessario non copiare schemi altrui, perché così rischiamo di essere non più noi ma meri portatori di proiezioni altrui, diventando fantasticamente l’altro. Agire in schemi, fini e metodi altrui è la via più sicura verso l’infelicità.

Il dolore e l’angoscia sono emozioni che ognuno di noi ha provato verso le quali si è sempre cercata una soluzione.

Il distacco dall’Io e l’essenza del Sé permette di varcare una dimensione nella quale né dolore né angoscia possono esistere!

Affrontare se stessi, correggersi, scoprirsi, è la cosa più ardua!

Infatti sono pochi coloro che si cimentano in questa impresa perché equivale scalare una montagna mentre si scrutano i propri abissi!

Ma se non lo si fa, si rimane irrealizzati ed inconsapevoli!

Se poi tramite il raggiungimento di uno scopo vorreste dimostrare qualcosa a voi o agli altri, allora non è coerente il vostro scopo esistenziale con l’imprinting emozionale base che avete!

Le Domande da porsi sono: “A Cosa Aspira La Mia Anima? Come Si Può Trasformare La Mia Vita? Cosa Mi Sta Chiedendo Di Fare La Vita”

Se vi sembra che la vostra Anima non desideri nulla, ciò è dato dal fatto che siete frastornati dalle scatole vuote in voi, queste risuonano come campane e non avete la consapevolezza giusta per ascoltarvi adeguatamente.

NON È LA RAGIONE CHE PUÒ TROVARE IL SENSO DEL VOSTRO FINE, ESSA NON NE È IN GRADO SE NON ILLUSORIAMENTE.

L’ascolto e il sentire nell’Assenza del vostro io permette di far emergere con forza il fine ultimo che dentro desiderate raggiungere.

La ragione ha il compito di filtrare tutti gli elementi che vi si presentano al fine di permettere al vostro sistema proiettivo inconscio di dare la soluzione migliore per affrontare il livello esistenziale, quello che vi si apre davanti e che dovete percorrere.

Prima o poi arriverà qualcosa che farà letteralmente vibrare il vostro cuore e saprete che lì c’è il fine che cercavate!

Non appena “permetterete di donarvi i migliori valori che avete scelto per voi” vi arriverà anche la quiete esistenziale accompagnata dalla consapevolezza di esistere davvero, ossia tutto quello che avete sempre cercato.

“Permettersi di donarsi” è la condizione principale per realizzare i propri desideri.

È indispensabile comprendere che il proprio “perché esisto” sarà raggiunto solo rientrando perfettamente nell’ordine di queste cose e lo si otterrà solo se ciò è nel proprio imprinting emozionale base, altrimenti è preferibile non intraprendere nessuna azione, perché sarebbe effimera e temporanea.

Sarebbe meglio pensare di agevolare lo scorrere della propria acqua interiore e voler dare a se stessi il permesso di prendere ciò che gli appartiene: Il meglio dalla vita!

Si può pretendere di Esistere per quanto si vale!