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Elogio alla follia: una parte di noi stessi da non sopprimere

pazzia lucida

Elogio alla follia cosa significa?

Elogio alla follia è un saggio scritto in latino da Erasmo da Rotterdam nel 1509 e pubblicato per la prima volta nel 1511. L’opera è una satira della società del tempo, in particolare della Chiesa cattolica, e un elogio della follia, che viene rappresentata come una figura positiva che porta gioia, amore e creatività.

Il saggio è scritto in forma di discorso in cui la Follia, personificata come una donna bella e affascinante, rivolge un elogio al proprio carattere e alle proprie virtù. La Follia sostiene che è lei che rende la vita piacevole e divertente, e che è lei che ha creato le arti, la letteratura e la musica.

La Follia critica la serietà e la rigidità della società del tempo, che considera come una fonte di dolore e sofferenza. Sostiene che è importante saper ridere di se stessi e degli altri, e che la follia è un modo per liberarsi dai pregiudizi e dalle convenzioni sociali.

Elogio alla follia è un’opera importante nella storia della letteratura e del pensiero filosofico. È un’opera satirica e provocatoria che ha avuto un’influenza significativa sulla cultura occidentale.

Ecco alcuni dei temi principali dell’Elogio alla follia:

  • La critica alla società del tempo: Erasmo da Rotterdam critica la società del suo tempo, in particolare la Chiesa cattolica, per la sua serietà e rigidità. La Follia sostiene che è lei che rende la vita piacevole e divertente, e che è lei che ha creato le arti, la letteratura e la musica.
  • L’elogio della follia: La Follia è rappresentata come una figura positiva che porta gioia, amore e creatività. Erasmo da Rotterdam sostiene che la follia è un modo per liberarsi dai pregiudizi e dalle convenzioni sociali.
  • L’importanza del riso: La Follia sostiene che è importante saper ridere di se stessi e degli altri. Il riso è un modo per esprimere la propria libertà e creatività.

Elogio alla follia è un’opera ancora attuale che può essere letta come una critica della società moderna, che spesso è troppo seria e conformista. L’opera è un invito a saper ridere di se stessi e degli altri, e a liberarsi dai pregiudizi e dalle convenzioni sociali.

 Vuol dire soprattutto comprendere quella parte di noi stessi che non va assolutamente schiacciata, bensì gestita ed in alcuni casi anche apprezzata.
La follia è per gli dei, la ragione per i limitati esseri umani.
“La follia che proviene dal Dio è assai più bella che ogni saggezza umana”, diceva Platone. Ma questo stato di grazia, se da un lato è un dono, dall’altro porta con se una maledizione. Bisogna portarla come uno stato mentale inevitabile, perché una volta assaggiato il nettare degli Dei esso diverrà per il vostro palato un cibo irrinunciabile.

Genio e follia: un legame profondo ed intenso

Dalla follia nasce il moto nuovo, l’ispirazione e la scoperta. Quando ha abitato veramente le grandi menti esse hanno generato doni supremi per l’intera umanità. Basta citare Nietzsche, la sua mente estrema ha cogitato il libro dei libri “Così Parlò Zaratustra“. Oppure Freud, al quale dobbiamo la formalizzazione del mondo inconscio. Cito anche lo stesso Einstein, dato che grazie a lui si deve il salto tecnologico fatto dall’umanità negli ultimi 100 anni.
A queste menti straordinarie, libere e folli, dobbiamo quel poco di buono che c’è nella società attuale e l’ultima speranza che non si autodistrugga. Ecco perché l’elogio alla follia rappresenta un qualcosa di realmente incredibile.
elogio alla follia
Il resto del sociale è un moribondo incedere, come affermò Freud. Una psicopatologia quotidiana nella quale inconsapevolmente si vive come Zombie, ci si alza dal letto, si compie il solito rito uguale come tutte le mattine, la stessa colazione, lo stesso sistema alla toilette, l’uguale andare al lavoro. Poi ci si ritrova la sera in posti dove tanti altri si sono riversati, nella ricerca illusoria di un intrattenimento che gli permetta di evadere da questa dolorosa condizione, allontanando la consapevolezza, attraverso il chiasso del fare. Una follia lucida che ci permette di evadera dalla cruda e noiosa realtà nella quale viviamo, un salvagente che ci allontana dalla monotonia della quotidianità.

Elogio alla follia: Volete guarire? Volete sentirvi padroni della vostra vita?

Bene, allora abitate la vostra follia, perché essa è l’unica cosa che vi differenzia dal tutti uguali e l’essere socialmente idonei, ma pertanto non esistenti in quanto “Io” differenziato dal moto del pensiero delle masse.
genialità e follia
La libertà dagli schemi infatti permette di non vivere una vita binaria, che fa sempre le stesse fermate. Ma bensì ogni passo è un libero scoprire, essendo diverso dal precedente e non impostato nel successivo.

La psicologia della libertà è un campo di studio che esplora il rapporto tra la libertà e la salute mentale. Gli psicologi della libertà studiano come la libertà influenza il nostro benessere emotivo, cognitivo e comportamentale.

La libertà può essere definita come la capacità di fare le proprie scelte e di vivere la propria vita secondo i propri valori. Può essere sia interna che esterna. La libertà interna è la capacità di pensare e di agire in modo indipendente, mentre la libertà esterna è la capacità di esercitare il proprio libero arbitrio in un ambiente che non è oppressivo o coercitivo.

La ricerca ha dimostrato che la libertà è importante per la salute mentale. Le persone che hanno un senso di libertà sono più propense a essere felici, soddisfatte della propria vita e resilienti allo stress. Sono anche meno propense a soffrire di depressione, ansia e altri problemi di salute mentale.

Ecco alcuni modi in cui la libertà può influenzare la salute mentale:

  • La libertà può promuovere un senso di controllo e di autoefficacia. Quando le persone hanno la sensazione di poter controllare le proprie vite, si sentono più competenti e meno vulnerabili.
  • La libertà può promuovere l’autonomia e l’espressione di sé. Quando le persone hanno la possibilità di prendere le proprie decisioni e di vivere la propria vita secondo i propri valori, si sentono più autentiche e realizzate.
  • La libertà può promuovere la connessione e l’appartenenza. Quando le persone hanno la possibilità di scegliere con chi vogliono stare, possono costruire relazioni più significative e forti.

La libertà è un bisogno fondamentale per la salute mentale. Quando le persone hanno un senso di libertà, sono più propense a vivere una vita piena e significativa.

Si abita grazie all’elogio alla follia, porta a vivere la vita con lo sguardo lucido ed i sensi accesi. Tutto allora prende senso perché a non avere senso era proprio quella gabbia. Quel pollaio mentale frutto di un antica impostazione genitoriale nella quale l’essenza si  disperde.
Il senso di una vita non lo dà il sopravvivere ad essa stando al riparo, ma lo si acquisisce abbracciando la sua incertezza. Una confusione che impone il superamento costante di se stessi in quanto, come per la natura, alla vita non importa nulla di noi. Pertanto sta alle nostre azioni il viverla ed il domarla.

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