La percezione di se stessi, determina il luogo che abiterai nella vita, ed esso è la risultanza di una costruzione per proiezione, ossia noi ci collochiamo nella vita come esistenza pratica ed anche come la si può immaginare, in base a cosa abbiamo interiorizzato, dalle proiezioni genitoriali ricevute avute nei primi 12 anni.
Dopo questo periodo altri accadimenti la potranno influenzare la propria realizzazione, ma solo se sono di forte impatto emotivo e questo sia in senso positivo che negativo.
Di fatto al nostra mente è al servizio del nostro inconscio, nel senso che l’inconscio fa un bilancio di quali proiezioni si è ricevute nel corso degli anni, ed in base alla loro più o meno qualità, indica alla mente cosa pensare di se stessi e quindi di conseguenza, quale vita ci si troverà ad avere, cosa aspettarsi da essa e quale qualità di vita si potrà immaginare in futuro.
Con un pensiero ed una aspettativa dietro l’altra, la mente dirige la costruzione esistenziale che ci troveremo a vivere, non permettendo di vederci in situazioni migliori di quelle concepite in base a questa stima di se stessi, quindi inabilitando le azioni che possano portare troppo oltre ciò che attualmente si è.
Se questa costruzione possibile non sarà del tutto soddisfacente, è da comprendere che non è a causa della sfortuna o di incapacità, ma è solamente dovuto, ad un “indice di possibilità inconscia per se stessi”.
Se questo indice è basso, la conseguenza sarà pensare che alcuni livelli di qualità nella vita sono per altri e non sentendoli alla propria altezza, neppure si proverà a raggiungerli.
Viceversa, se questo indice inconscio di possibilità è alto, si sentirà chiaramente che nessun livello è precluso per se stesso ed ogni impresa o miglioramento nella vita è possibile, come anche qualsiasi costruzione mentale o pratica oltre la media.
Come affermavo nel post sopra, questo indice inconscio è possibile modificarlo in senso migliorativo, per farlo però è necessario un lavoro a grandi profondità in se stessi, perché c’è da metter mano nel groviglio delle proiezioni genitoriali che partono sin dalla primissima infanzia e molte di esse sono rimosse a livello razionale, ma che comunque determinano buona parte di questa inconscia autostima.
Questo cambiamento di percezione per poterlo fare, occorre innanzitutto correggere le riflessioni distorte di se stessi, che avvengono attraverso lo specchiarsi inconsciamente, con la proiezione genitoriali non funzionali al raggiungimento del proprio meglio, che sono quelle appunto che andranno a determinare l’indice inconscio possibile.
Questa correzione avviene metaforicamente, dando alla persona uno specchio non deformato nel quale poter vedere davvero chi si è, e quale sia il proprio valore, in modo da poter costruire su questa visione di se corretta, la propria esistenza, che sarà ecologica e funzionale a questa riscoperta matrice interiore personale.
La prassi tecnica-pratica per giungere a tutto questo, purtroppo non è possibile svolgerla da soli su se stessi, in quanto appunto inconsciamente ogni avanzamento, anche quello del miglioramento della propria coscienza e consapevolezza, ricade nel controllo inconscio dell’indice di possibilità, ed aggiungo che è proprio da esso che nascono alcune delle resistenze più ostinate alla propria evoluzione, tipiche dei percorsi di crescita interiore o analitici.
” La Ricostruzione Dell’Io”
Quello che si può fare da se è incominciare a sentirsi giusti per gli obiettivi di evoluzione immaginati oltre lo stato attuale, non pensare che esita qualcosa per voi impossibile da raggiungere e differente da ciò che possono gli altri, se vi scoprite ad avere pensieri simili a questi, è bene che vi fermiate un attimo e cerchiate chi vi possa aiutare nel riuscire ad avere da tutto ciò che vi circonda, il meglio per voi stessi.
“La vita di ognuno, può essere una unica ed irripetibile opera d’arte!”
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