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La Simbiosi Materna

Cosa è la simbiosi materna?

“Le madri possono generare al vita, come anche annichilirla”

La nascita di una persona impone il distacco di due individui; madre e figlio e per loro questa è una esperienza fondante a livello mentale in quanto il distacco stesso, genera una forte esperienza legante.

La madre ha portato in se per  mesi un bambino e lo ha generato, cosa che gli da un insito immenso potere, quello di “dare alla vita”, ma accade purtroppo che più spesso di quanto si immagini, le madri vogliono estendere un controllo totale alla intera vita di colui o colei che hanno messo al mondo, ritenendolo da un lato di loro proprietà, dall’altro estensione di se.

simbiosi

 

Quali problemi crea essere simbiotici

Cosi’ facendo la madre diventa un utero castrante che uccide, fagocitando colui che essa stessa ha creato, impedendogli l’allontanamento fisico ed interiore da se.

Il figlio vive un profondo conflitto, perché da un lato c’è chi lo ha generato, sua madre, verso la quale nutre un amore immenso ed una grande gratitudine,  dall’altro la stessa persona diventa con la sua modalità simbiotica, generatrice della sua  morte interiore.

Questo atteggiamento materno gli preclude l’esperienza che la nascita gli impone, ossia quella di vivere ed incedere libero nella vita, con la possibilità di crearsi a sua volta altri legami e situazioni, come dire: “Tu mi hai messo al mondo per vivere ma ora mi impedisci di farlo liberamente!”

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In questa situazione simbiotica il figlio in genere risponde in due modi:

  1. Una rabbia molto forte ed un moto di ribellione, lo spingono ad una separazione forzata, da questa madre che di fatto non vuole partorirlo completamente, cosa che genera in lui comunque un senso di colpa ed una rabbia irrisolta perché è consapevole che questo non è amore da parte di sua madre.
  2. Il proprio annientamento, ossia rimane nell’utero a vita, rinunciando a costruirsi una famiglia distaccata dalla regina madre, rinunciando ai suoi desideri di libertà, andando incontro ad una vita segnata anche dagli da psicofarmaci, presi nel vano tentativo di allontanare la sofferenza della sua realtà simbiotica con la madre ed una rabbia inconscia verso la madre.

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Questa dinamica materna è molto più estesa di quanto si pensi, soprattutto perché assume tante sfumature mascheranti, infatti spessissimo, trovo madri apparentemente votate all’indipendenza dei figli, figli che anche essi apparentemente sono distaccati dalla madre, anche fisicamente, ma poi si nota che entrambi, sono due orologi sincronizzati.

Come superare la simbiosi

Diventa evidente che  vivono esperienze parallele di vita e soprattutto il figlio o la figlia, conseguentemente hanno rapporti affettivi con l’altro sesso freddi e mai troppo avvolgenti, sono propensi a comportamenti anoressici e prediligono alla fine situazioni che giustifichino la loro non costruzione di una nuova relazione affettivamente rilevante.

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Spesso capita anche che quando parlo con loro, tutti i mali del mondo sono da essi  proiettati verso la figura paterna, ed anche  la madre, abilmente sottolinea le mancanze paterne e tutto questo per un meccanismo evitativo che ha per fine il nascondere la simbiosi e assisto al teatrino fantastico, di una madre ed una figlia che utilizzano le stesse parole, per descrivere un papà, che per carità non gli ha fatto mai mancare nulla, ma gli ha creato mancanze, a detta loro!!??

Conosco madri e figlie talmente avviluppate in se, che di fatto non si rendono più conto delle resistenze che mettono in atto al cambiamento ed al liberarsi ognuna all’altra.

Ufficialmente la madre ti chiede di salvare la figlia, ma se lo fai, portando ad esempio la figlia ad accettare l’affettività con un uomo, oppure a fare scelte che la fanno crescere anche professionali,  poi la madre non lo accetta, perché questo spezzerebbe la simbiosi che ha con la figlia.

In realtà è dalla madre che andrebbe salvata, non dal padre o dalla vita!

La vita infatti è vista come pericolosa, in modo da scoraggiare la figlia ad andarvi incontro a braccia aperte e naturalmente la figlia avrà cura di far si che gli capiti qualcosa di negativo, che legittimi e confermi le proiezioni materne.

Dalla simbiosi si può uscire ed i danni creati dalla madre simbiotica possono essere riparati, certo, occorre molto lavoro e determinazione, perché le resistenze a farlo, saranno forti e sottili, tanto da esere invisibili per chi è dentro tale tipo di rapporto.

Consiglio la visione di questo video dei “The Cure” che magistralmente parla degli effetti della simbiosi materna:

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