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LIBERATI!

LIBERA LA TUA MENTE – LIBERA IL TUO SPIRITO – LIBERA IL TUO CORPO

L’umanità attuale è il frutto di millenni di storture e gabbie, concretizzate da leggi morali e materiali dettate spesso solo per la convenienza del reggente di turno o dell’istituto spirituale o materiale vigente.

L’interesse personale ha spesso dettato leggi morali distorte, escludendo quindi l’interesse della persone in termini di libertà e libero arbitrio.

Le regole imposte dalla società, come disse Freud occorrono alla sopravvivenza del bene comune e della società stessa, ma quando le modalità suggerite sono funzionali alle brame di potere di pochi capi morali o funzionari di multinazionali, allora tutto il sistema fa cortocircuito e con essa la mente di chi vi fa parte.

Un esempio in tal senso sono le regole religiose, sempre più distanti dalle necessità reali delle persone, oppure gli schemi consumistici delle multinazionali, che consigliano comportamenti e pensieri avversi all’interesse reale della vita.

Da 2000 anni ad esempio viene proposto dalla chiesa, con la metafora della cacciata dal paradiso, la punizione per coloro che mangiano la mela nell’Eden, frutto che rappresenta il frutto della conoscenza, diventando quindi un messaggio che invita alla non conoscenza di se e del tutto affinché si resti felice nella condizione di schiavi che ignorano.

Ben sanno i potenti, che chi ha la conoscenza ha un potere, potere che il popolo è bene non abbia, per poter essere guidato, sia a morire a migliaia in battaglie per il possesso economico di pochi, (vedasi le ultime guerre in oriente per il possesso del petrolio), oppure correre a milioni per consumare l’ultimo prodotto informatico di grido.

Molti si rivolgono a me per che ignari vittime di gabbie mentali indotte e autoindotte come prosecuzione di una cattiva strada, persi in un non senso esistenziale, perché diventati manichini inconsapevoli di un sistema di cose che vanno a formare la loro vita, ma che sentono non appartenergli.

Liberarsi dal gioco occulto dei controllori e Liberare la mente da queste catene è oggi un atto di vera e propria sopravvivenza individuale. I pensieri, ciò in cui crediamo, ed anche conseguentemente le azioni del nostro corpo, sono modellate da questa regia occulta; ciò che desideriamo, quello che ci è concesso fare o pensare è ben lontano dalle nostre reali esigenze e spesso anche ciò che crediamo essere il nostro desiderio è indotto.

La liberazione di se, passa per una visione illuminata del proprio senso esistenziale, occorre accettare di essere una entità individuale e non un numero su una tessera di appartenenza ad un sistema.

Bisogna appartenere a se e non ad un sistema o una struttura morale, ed il sistema al massimo può appartenere a noi e diventare parallelo alle nostre pulsioni e non colui che le determina e le scandisce.

Molte sofferenze esistenziali, l’ansia vissuta, la depressione, non sono altro che i segni scomodi di una denuncia da parte del nostro inconscio, il quale ci comunica che si sta vivendo una dimensione non nostra.

Per facilitare la comprensione, in metafora pensate ad un pollo, egli ha l’ansia dovuta al fatto di rendersi conto di vivere in un pollaio e che prima o poi verrò mangiato.

Il suo desiderio di cibo non è il suo, si egli afferma che gli piacciono le granaie che gli vengono date, ma egli sviluppa questo piacere in base al mangime che noi gli proponiamo, se fosse libero, desidererebbe mangiare ben altro.

Egli è triste perché si rende conto che non vive una vita sua, ma bensì ha una esistenza funzionale ai bisogno di chi lo mangerà.

Quindi in alcuni casi il disagio esistenziale è un campanello di allarme molto utile alla propria rinascita, che passa per la consapevolezza di cosa si è davvero e perché.

La rinascita passa per la riscoperta del pensiero che ci rende unici, di quel desiderio emanazione di una nostra pulsione intima a noi necessaria, libero da indottrinamenti e condizionamenti occulti.

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