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Mi sento in gabbia: il pensiero imprigionato

Mi sento in gabbia

Cosa sono le gabbie mentali

Mi sento in gabbia come se fossi imprigionato con anima e corpo: il ruolo delle convinzioni limitanti e come superarle.

“Il vostro corpo non è altro che il vostro pensiero,

una forma del vostro pensiero, visibile, concreta.

Spezzate le catene che imprigionano il pensiero,

e anche il vostro corpo sarà libero.”

Richard Bach

Pensiero – Imprigionamento – Gabbia

È grazie a questa citazione di Richard Bach che ci addentriamo in una tematica profondamente reale e visibile se guardiamo il mondo intorno a noi con un occhio critico.

Ci sono persone che scelgono di vivere all’interno di strutture mentali preconfezionate e auto costruite, ponendosi in maniera autonoma dei limiti. Spesso queste convinzioni limitanti hanno come origine la paura irrazionale di qualcosa di nuovo che può venire. Ci sono altre persone, invece, che decidono di svincolarsi da questi schemi, ampliando la loro veduta, riorganizzando i pensieri per dare voce inconsciamente a tutto il loro potenziale.

Le gabbie mentali sono strutture rigide di pensiero costruite nel tempo, le cui sbarre sono gli insegnamenti ricevuti, le regole non discusse, i giudizi, le aspettative su di sé e sugli altri. Abbiamo detto più volte che i nostri pensieri sono frutto di un una nostra interpretazione della realtà che, spesso, avviene in maniera inconscia.

Mi sento in gabbia: come superare questa sensazione

Quello di sentirsi in gabbia è solo un pensiero, creato dalla nostra mente che legge la realtà in modo del tutto soggettivo.

È come se stessimo soggettivando la realtà, in base alle nostre credenze, valori ed esperienze passate… spesso in maniera del tutto inconscia! Non consideriamo la realtà così come effettivamente appare.

Dai pensieri, conseguentemente, si generano schemi mentali rigidi e precostituiti che, non appena arriva uno stimolo dal mondo, ci portano a leggere la realtà in un modo distorto creando delle vere e proprie gabbie interiori.

sentirsi in gabbia

Ed alcune persone vivono in queste gabbie, imprigionando il proprio Io che, per la sua natura stessa, ha una molteplicità di potenzialità.

Queste gabbie si creano quando l’abitudine prende il posto dell’intuizione e dell’ascolto vero di sé. Ma come possiamo definirle?

“Per gabbie mentali si intende un vero e proprio set di convinzioni create dalla persona che possono servire, per esempio, a semplificare e velocizzare il processo di decisione”.

Il pensiero imprigionato della gabbia mentale

Le gabbie mentali si creano quando l’abitudine prende il posto dell’intuizione e dell’ascolto di sé! Queste ci portano ad evitare il cambiamento e a non vivere le emozioni a pieno, ma sempre vincolate in base a quei pattern cognitivi.

Le difficoltà che incontriamo nella nostra vita, spesso, sono causate proprio dai limiti appresi. Si è schiavi e prigionieri di schemi mentali, strutture di riferimento e sistemi di credenze che non permettono di conoscere e utilizzare le proprie capacità con il massimo vantaggio.

Tutto questo dovuto alle nostre gabbie interiori, al fatto che mi sento in gabbia! E quindi, come affrontare queste sensazioni che limitano il nostro Io e il nostro universo emotivo?

Una gabbia mentale è un’immagine metaforica che viene utilizzata per descrivere un modo di pensare limitante o restrittivo. È spesso usato per descrivere le convinzioni o i comportamenti che ci impediscono di raggiungere il nostro pieno potenziale.

Le gabbie mentali possono essere create da una varietà di fattori, tra cui:

  • Le nostre esperienze personali: le esperienze negative, come l’abuso o l’abbandono, possono portare a convinzioni limitanti sulle nostre capacità o sul mondo.
  • Le nostre culture e società: le norme sociali e le aspettative culturali possono influenzare il nostro modo di pensare.
  • I nostri genitori e altri caregiver: i nostri genitori e altri caregiver possono trasmetterci le loro convinzioni e valori, sia positivi che negativi.

Le gabbie mentali possono avere un impatto significativo sulla nostra vita. Possono limitare le nostre scelte, le nostre opportunità e la nostra felicità.

Nel momento in cui percepiamo di vivere all’interno di una gabbia cognitiva ed emotiva, stiamo involontariamente e inconsciamente reprimendo un aspetto del nostro Io che, in realtà, riteniamo importante e vitale.

Questo vincola la possibilità di vivere le emozioni con testa e cuore e di non esprimersi al meglio delle proprie potenzialità, sentendoci a lungo andare in una vera e propria prigione.

Ci sono una serie di cose che possiamo fare per rompere le nostre gabbie mentali. Ecco alcuni suggerimenti:

  • Riconoscere le nostre convinzioni limitanti: il primo passo per rompere una gabbia mentale è riconoscerla. Prenditi del tempo per riflettere sui tuoi pensieri e convinzioni e cerca di identificare quelli che ti stanno trattenendo.
  • Sfidarle: una volta che hai identificato le tue convinzioni limitanti, inizia a sfidarle. Chiediti se sono vere o se sono solo ipotesi. Considera la possibilità di prove che contraddicono le tue convinzioni.
  • Sperimentare cose nuove: una buona manera di rompere le gabbie mentali è sperimentare cose nuove. Prova cose che sono fuori dalla tua zona di comfort e che ti sfidano a pensare in modo diverso.
  • Cercare supporto: se stai lottando per rompere le tue gabbie mentali, può essere utile cercare supporto da un terapeuta o da un altro professionista della salute mentale. Un terapista può aiutarti a identificare e sfidare le tue convinzioni limitanti e sviluppare strategie per romperle.
  • Connettersi con noi stessi e il nostro mondo interiore
  • Chiedersi e prendere sempre più coscienza di che cosa si vuole, della motivazione per cui si vuole ottenere quella determinata cosa
  • Domandarsi come si sta vivendo la situazione e se siamo esattamente connessi con il nostro Io o agiamo “comandati” da altro

Cosa voglio? Perché lo voglio? Qual è la motivazione? Dov’è la ricompensa? Come sto vivendo? Per chi sto vivendo adesso?

Queste domande vi aiuteranno ad individuare il perché mi sento in gabbia, dando il via ad una nuova evoluzione di voi stessi e aprendo nuove opportunità alla vostra vita.

Prendere consapevolezza e riconoscere ciò che è più giusto per noi è un primo passo per uscire dal ruolo, dalla situazione che sentiamo come un’imposizione e come un recinto soffocante dal quale è difficile uscire.

A questo punto saremo in grado di vivere con autenticità ogni attimo: inizieremo a vedere possibilità e non limiti, sfide e non ostacoli dando al nostro vero Io la libertà di essere noi stessi.

la nevrosi

La nevrosi è un termine  che si riferisce a un gruppo di disturbi mentali che non sono causati da danni organici al cervello. I disturbi nevrotici sono spesso caratterizzati da sintomi come ansia, depressione, fobie, ossessioni e compulsioni.

Le cause delle nevrosi non sono del tutto chiare, ma si ritiene che siano dovute a una combinazione di fattori, tra cui:

  • Fattori genetici: i disturbi nevrotici possono correre in famiglia, suggerendo che vi sia un componente genetico.
  • Fattori ambientali: le esperienze traumatiche infantili, come l’abuso o l’abbandono, possono aumentare il rischio di sviluppare nevrosi.
  • Fattori psicologici: i disturbi nevrotici possono essere causati da conflitti inconsci o da meccanismi di difesa malsani.

I disturbi nevrotici possono avere un impatto significativo sulla vita di chi ne soffre, sia a livello personale che sociale. Possono portare a problemi di lavoro, di relazioni e di salute fisica.

Esistono diversi tipi di disturbi nevrotici, tra cui:

  • Ansia: i disturbi d’ansia sono caratterizzati da una sensazione di ansia o paura eccessiva e persistente. Alcuni esempi di disturbi d’ansia includono la fobia sociale, il disturbo di panico e il disturbo d’ansia generalizzato.
  • Depressione: la depressione è caratterizzata da un umore triste o depresso, perdita di interesse o piacere nelle attività, difficoltà a concentrarsi o prendere decisioni e cambiamenti nel sonno o nell’appetito.
  • Fobie: le fobie sono paura o avversione irragionevole e persistente per un oggetto o una situazione. Alcune fobie comuni includono l’agorafobia, l’acrofobia e l’aracnofobia.
  • Ossessioni e compulsioni: le ossessioni sono pensieri o immagini ricorrenti e indesiderati. Le compulsioni sono comportamenti ripetitivi che vengono eseguiti per ridurre l’ansia associata alle ossessioni. Un esempio di disturbo ossessivo-compulsivo è il disturbo di pulizia.

 

 

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