Cerca

La Dipendenza da Se Stessi: come affrontare questo problema

dipendenza affettiva

Dipendenza se stessi: un problema esistenziale che, al pari della dipendenza dagli altri, crea disagi e frustrazioni molto importanti. Il fatto è che spesso viene sottovalutato dagli addetti ai lavori, poiché confuso con il narcisismo.

Oggi è diventato difficile distinguere la felicità dall’indipendenza, e c’è confusione sul concetto di autodeterminazione dell’individuo che si basta da sé e trova la sua perfetta realizzazione quando prende il pieno controllo sulla propria vita.

Questi atteggiamenti verso di se e la vita sono negativamente influenzati nel caso in cui da bambini si è stati costretti a diventare troppo presto adulti e quindi a badare da soli a se stessi fin dalla più tenera età. Questa precoce indipendenza può degenerare in età adulta in una “Dipendenza da Se Stessi”, cosa che porta a tentare di soddisfare da soli sia l’affettività sia la sessualità.

Risulta difficile per costoro pensare a se stessi come una persona che può essere anche sostenuta e accudita. Non si ritiene di essere attraenti come personalità e quindi, dall’altro, risulta difficile aspettarsi le attenzioni tipiche conseguenti. Questo ad esempio in un rapporto di coppia, ma la stessa dinamica la si ha anche nei rapporti professionali.

Dipendenza da se stessi: un falso narcisismo

Appare come una persona apparentemente indipendente e forte, ma in realtà, sempre sull’orlo del baratro del vuoto affettivo.

Non si tratta di personalità prettamente narcisistiche quelle che presentano la dipendenza da se stessi, in quanto non c’è piacere in questa solitaria autoreferenza, ma bensì dolore e solitudine.

Capita a costoro di sentirsi comunque sempre da meno e di non essere completamente giusti per essere amati ed apprezzati, e con dei sentimenti specifici:

dipendenza da se

  • senso di inferiorità
  • senso di inadeguatezza
  • ricerca di auto appagamento

I rapporti che intratterranno nella vita saranno influenzati da un senso di inferiorità e si tenderà a non chiedere al partner o collega, nessun supporto e rapporto profondo. Una vita quindi dispendiosa, senza pause, accompagnata da un senso di inadeguatezza e ricerca continua di auto appagamento.

Come non dipendere da se stessi e aprirsi al mondo circostante

La gabbia che si instaura, di carattere mentale, porta a pensarsi come unici “fornitori” di se stessi e al dover appagare da se i desideri ed i piaceri, che possibilmente saranno auto costruiti ed autoreferenziali in un clima di generale diffidenza verso l’altro.

Anche la loro sessualità ne risente, in quanto il piacere chi è dipendente da se stesso lo deve prendere da se e non gli può giungere dall’altro, che quindi non viene vissuto come essere con il quale fondersi ma bensì come mezzo del proprio appagamento sessuale.

dipendere solo da se stessi

In questa visione mentale, tutto l’esterno a se non è più visto come fonte di ricchezza né di appagamento. Quindi dalla vita costoro si aspettano ben poco e male, ed altrettanto poco e male si relazionano con essa.

Conclusione

La soluzione praticabile è quella di affermarsi come persona giusta per esse amata ed accudita, che si è meritevoli di una sana dipendenza affettiva e che l’altro può amarci come e più di noi stessi.

Occorre allenarsi alla minore distanza dall’altro ed imparare anche a farsi guidare. Questo permetterà di tornare a respirare e sublimare la rabbia rimossa che si nasconde dietro il dover necessariamente sentire che si è costretti a fare sempre da soli.

Occorre creare una rete, un proprio universo sempre più in connessione tra noi e tutte le altre componenti della nostra esistenza.

 

 

 

Se vuoi entrare in contatto con me, pormi domande o raccontare la tua esperienza,  utilizza il tasto WhatsApp sarai richiamato entro 24 ore.

 

POST CORRELATI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *